Colpo di scena in Slovenia. A seguito di un rapporto della Commissione anticorruzione la Lista civica guidata da Gregor Virant ha minacciato di ritirarsi dalla compagine governativa a meno che il premier Janez Janša non dia le dimissioni
Presidente del parlamento, premier e ora presidente della Repubblica. Borut Pahor si è aggiudicato in Slovenia un ballottaggio senza storia, sconfiggendo il presidente uscente Danilo Türk. Intanto a Maribor è partita la rivolta degli autovelox
I sondaggi davano per favorito Danilo Türk, presidente uscente. E invece la grande sorpresa è stata l'ex premier socialdemocratico Borut Pahor, ora ad un passo dalla vittoria, dopo aver ottenuto il 40% al primo turno. Nella sua campagna elettorale poca politica e alcuni concetti chiave: ripetuti fino all'ossessione. Il ballottaggio atteso per il 2 dicembre
Domenica prossima le presidenziali in Slovenia. In tre in lizza in una situazione economica per il paese difficile e con un livello di conflittualità politica che non accenna ad abbassarsi
Gli hanno perquisito casa, uffici del comune e le aziende di famiglia. Non è stato un giovedì facile per il sindaco di Lubiana Zoran Janković. Lui palesa tranquillità ma le accuse che gli potrebbero essere mosse alla fine dell'inchiesta sembrano gravi. Un nostro approfondimento
La crisi economica in Slovenia paventa nuove drastiche misure per il contenimento della spesa tra cui la modifica costituzionale per imporre il pareggio di bilancio. Mentre la classe politica sembra incapace di trovare adeguate soluzioni il paese è bloccato tra la paura per il futuro e uno scontro permanente sul passato
20mila euro di risarcimento a testa, per sei “cancellati” che hanno fatto ricorso alla Corte europea per i diritti umani. Ma in Slovenia, più che porre l’accento sulla violazione dei diritti di queste persone si sta discutendo di quanto i cancellati costeranno alle casse dello stato
Ogni anno in Slovenia, il 25 giugno, si festeggia l'indipendenza ottenuta nel 1991. Ed ogni anno, come per altre ricorrenze nazionali, la giornata è all'insegna dello scontro politico-culturale tra rossi e bianchi
Dopo la pesante debacle alle scorse elezioni l'ex premier sloveno a sorpresa annuncia la sua candidatura alla presidenza della Repubblica. I sondaggi lo danno subito dietro il presidente uscente Türk. Una sfida tra due candidati di centrosinistra. Ma è davvero così?
Tagli agli stipendi nel pubblico e allo stato sociale per arrivare presto al pareggio di bilancio. E' così che in Slovenia il governo Janša reagisce alla crisi e si prende i plausi di Berlino. I sindacati puntano i piedi, ma non troppo
La ricetta è semplice: tagliare sui dipendenti pubblici e inserire in costituzione il pareggio di bilancio. Il nuovo governo sloveno ha presentato le sue ricette anti-crisi. L'opposizione tentenna, ma i sindacati non ci stanno e domani scendono in piazza
E' vecchio di quarant'anni, ma rimarrà com'è. Gli sloveni hanno scelto di bocciare al referendum tenutosi domenica scorsa la riforma del codice di famiglia. Il dibattito come prevedibile monopolizzato dalla questione del matrimonio LGBT. Un Paese che si ritrova tradizionalista nel modo di concepire la famiglia, liberale in quello di viverla
Dopo aver incassato la fiducia del parlamento il neo premier sloveno Janez Janša ha presentato la composizione del nuovo esecutivo. Quello appena varato è il governo con meno ministri della storia della repubblica, solo 12 di cui uno senza portafoglio. Polemiche e critiche al nuovo governo. Le vignette satiriche di Franco Juri
Il nuovo primo ministro della Slovenia sarà Janez Janša. Pronosticato quale favorito alla vigilia delle recenti politiche ne era però uscito sconfitto, ciononostante è l'unico ad essere riuscito a raccogliere attorno a sé una maggioranza parlamentare. Il nostro approfondimento
Era uscito trionfante dalle elezioni politiche dello scorso 4 dicembre. Ma per Zoran Janković nessuna poltrona da primo ministro, non è riuscito ad ottenere i voti sufficienti in Parlamento. Sono settimane convulse per la politica in Slovenia
In quei primi mesi del 1992 era passato poco più di un anno dall'avvio della prima Guerra del Golfo. E tutti guardavano al Medio Oriente. Ma ai margini dell'Europa la Jugoslavia si stava sfaldando nel sangue. E il 15 gennaio sloveni e croati aspettavano il riconoscimento delle due neonate Repubbliche
Elezioni perse a causa dei "terroni" a cui è stata troppo facilmente concessa la cittadinanza. E' questa l'analisi che arriva dalle pagine del sito web del Partito Democratico di Janez Janša, grande sconfitto alle recenti politiche in Slovenia. Ma il Paese reagisce. Come? Vestendosi in tuta da ginnastica
Tutti s'aspettavano la vittoria dei Democratici dell'ex premier Janez Janša. Ed invece ad ottenere la maggioranza relativa è stato a sorpresa Zoran Janković, con il suo partito "Slovenia positiva". Gli elettori che in passato lo avevano eletto con maggioranze schiaccianti sindaco di Lubiana ora gli hanno consegnato la poltrona di premier
Con una campagna elettorale fiacca e poco fantasiosa la Slovenia si appresta domenica prossima ad eleggere il nuovo parlamento. Favorito l'ex premier Janez Janša che si prepara a diventare il nuovo primo ministro. Il sindaco di Lubiana Zoran Janković, nuova icona della sinistra slovena, è dato al 20%. In caduta libera il partito socialdemocratico del premier uscente Borut Pahor
After the centre-left government led by Borut Pahor resigned, Slovenia’s political destiny appeared to be doomed to a turn to the right. Former Prime Minister Janez Janša was considered likely to win the next early elections, due to take place on 4 December. However, things have recently taken a dramatic turn